LE MINIERE D’ORO DI BRUSSON
Binel & EM2 Architekten
La miniera vi accoglie in una struttura in acciaio che si affaccia sulla valle di Ayas. La galleria museo trova un elemento di continuità all’aperto, nella terrazza aerea che evoca la presenza della funicolare dei primi del Novecento ormai scomparsa da tempo. Questa architettura, non soltanto rievoca un elemento del paesaggio storico, ma è anche metafora dell’arditezza tecnica e ingegneristica che accompagna, per sua natura, la storia dell’industrializzazione del mondo alpino. Il progetto di valorizzazione dell’intero sito minerario, sia nella sua parte museale, che nell’allestimento della mostra permanente dedicata all’opera di Joseph Herbet, fotografo e capitano di miniera, è improntata alla massima semplicità e rigore formale. La restituzione al pubblico dei siti del patrimonio industriale, tende inevitabilmente a cancellare gran parte dei segni più evocativi delle condizioni, spesso difficili, del lavoro e della vita di miniera. Il museo di Chamousira è stato pensato e costruito nel tentativo di consentire al visitatore di percepire ancora, per quanto possibile, l’anima di un tempo ormai lontano che è però fondamento dei valori del mondo contemporaneo.
Committente Comune di Brusson
Progetto Corrado Binel, EM2 Architekten
Direzione lavori Corrado Binel
Collaboratori Michele Saulle,
Enrica Quattrocchio, Mikaela Sucquet
Strutture Daniele Monaya
Ulteriori tecnici coinvolti
Tranti design, Golder Ass., GeoForm Ass.,
Ilaria Rossetti, Riccardo Amici
Foto Filippo Simonetti
Durata progettazione 2012 – 2013
Inizio lavori 2014
Ultimazione lavori 2015
Superficie costruita Accoglienza 140 m²
Espace Herbet 80 m²
lunghezza galleria 150 m
Cubatura
Accoglienza 420 m³
Espace Herbet 240 m³