RIFUGIO ALPE DI TIRES
Senoner Tammerle Architekten
Il luogo in cui sorge il rifugio, a 2.440 metri di quota, è un punto di confluenza di vari sentieri al confine tra il Trentino e l’Alto Adige.
Max Aichner l’aveva capito già cinquantotto anni fa e tra il 1957 e il 1962 con il materiale trovato in loco fabbricò dei mattoni con cui costruì la parte più vecchia dell’edificio; da allora il rifugio ha subìto cinque ampliamenti, l’ultimo dei quali tra il 2013 e il 2015. La filosofia dei gestori e della nuova architettura è quella di rendere il soggiorno degli ospiti confortevole rispettando il luogo e i princìpi dell’edilizia montana. In una prima fase sono stati inseriti sul pendio i nuovi bagni e gli ambienti di servizio. La seconda fase è consistita invece nell’ampliamento dell’edificio esistente. Il colmo del tetto è stato alzato leggermente e sul fronte est la copertura è stata prolungata verso il basso fino alla linea di gronda del piano terra, utilizzando lo stesso linguaggio di forme. Sotto l’ampio tetto, la stratificazione dell’alternarsi delle generazioni, delle fasi costruttive e delle funzioni dell’edificio crea un organismo unico che rispecchia l’intento e l’idea di fondo del progetto. Il rifugio Alpe di Tires è esattamente questo: «Una casa con un tetto, un intervento rispettoso tra le cime imponenti delle Dolomiti».
Committente Fam. Perathoner
Progetto e direzione lavori Senoner Tammerle Architekten
Strutture Ing. Kurt Haselrieder
Ulteriori tecnici coinvolti Ing. Kurt Tröbinger, Ing. Mirko Beikircher
Foto Lukas Schaller, Tappeiner Airphoto
Durata progettazione Agosto 2012
Inizio lavori Giugno 2013
Ultimazione lavori Giugno 2015
Superficie costruita 450 m²
Cubatura 1.500 m³